Certificazione WWI come funziona? Il bollino in 3 step! Si chiama Certificazione Parità di Genere, ma si traduce Gender Equality aziendale. La prima in Italia e una delle poche in Europa.
In cosa consiste la Certificazione Parità di Genere?
Sono tre semplici step, tre balzi in avanti per superare il diverso trattamento fra uomini e donne sul posto di lavoro, e dare maggior vantaggio competitivo alle aziende nei confronti dei clienti. Riguarda l’organizzazione del lavoro, la gestione delle risorse umane e le politiche aziendali. Ma per capire meglio il processo, ne abbiamo parlato con Patrick Forestieri, Founder di Winning Women Institute, che spiega le fasi e i criteri.
Un’azienda interessata cosa dovrebbe fare? In cosa consiste esattamente il processo di certificazione?
Il processo che Winning Women Institute ha individuato, ilGender Equality Certification, prevede 3 step, ognuno propedeutico al successivo. Esiste quindi il “pre-audit”, l’“audit” e la “comunicazione”.
Partiamo dal primo step: PRE-AUDIT
Nel Pre-audit Winning Women Institute fa una prima rilevazione degli indicatori che fanno parte del “modello di indagine”. Gli stessi, sui quali l’azienda sosterrà l’audit finale di certificazione con la società di auditing di terza parte, Ria Grant Thornton. Il Pre-audit rappresenta il primo momento di confronto tra l’azienda e Winning Women Institute sullo status relativo alla parità di genere nel proprio contesto organizzativo. Nell’arco di una giornata, gli auditor incaricati dall’Istituto raccolgono i dati sugli indicatori del modello (il Dynamic Model Gender Rating) e si confrontano, soprattutto con la Direzione del personale. Alla fine del Pre-audit, Winning Women Institute redige un report dove vengono esplicitati i punti di forza e le aree di miglioramento, relativamente agli indicatori rilevati sulla gender equality. Sulla base di risultati del report, l’azienda può decidere se andare avanti o meno nel processo di certificazione.
Cosa succede nel secondo step: AUDIT?
L’Audit. Il secondo step prevede che l’azienda sostenga un Audit sugli indicatori previsti dal modello di Winning Women Institute (il Dynamic Model Gender Rating) da parte di un ente terzo. La società di revisione contabile e auditing Ria Grant Thornton è partner tecnico, primaria società leader nella consulenza e revisione contabile, presente in 140 paesi. L’audit, effettuato appunto da una parte terza e qualificata, sottolinea la correttezza e trasparenza del processo di certificazione. Alla fine dell’audit, Ria Grant Thornton trasmette a Winning Women Institute i valori riscontrati sugli indicatori e, sulla base di questi, l’istituto emette (o meno) la certificazione.
E il terzo e ultimo step: COMUNICAZIONE?
Si tratta della Comunicazione. Questa terza fase prevede un processo di comunicazione mirato, che valorizza sul mercato le buone pratiche nell’ambito della gender equality delle aziende che si sono certificate. La comunicazione, svolta da Winning Women Institute, ha duplice finalità. Rafforzare la reputation dell’azienda – veicolo di vantaggio competitivo sul mercato – e innescare un circolo virtuoso di emulazione da parte delle altre aziende, che non vorranno restare indietro e perdere terreno sul business.