Donne e STEM: per gli italiani le donne non sono buone scienziate. Per il 70% degli italiani intervistati, infatti, le donne non sono idonee a ricoprire posizioni scientifiche di alto livello.
A dirlo l’indagine internazionale condotta da Boston Consulting Group, importantissima multinazionale statunitense di consulenza di management.
Ma non solo, le sorprese su Donne e STEM sono tante. Dall’indagine merge che il 33% delle donne italiane che in fascia di istruzione superiore ha seguito studi scientifici non ha beneficiato del sostegno dei professori. Rispetto al 19% degli uomini. E anche se la metà degli studenti delle scuole superiori di secondo grado in Italia sono ragazze, tuttavia la presenza femminile nei percorsi Stem è molto inferiore.
E quanto? In Italia la quota femminile è pari al 42,1% nei licei scientifici, al 68,5% nei licei artistici, al 16,4% negli istituti tecnici e al 21,5% negli istituti professionali. Le differenze si rafforzano poi all’università, quando le ragazze si allontanano dalle scienze.
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Donne e STEM in Europa
Quanto al mondo del lavoro, in Italia meno del 35% delle posizioni tecnico-scientifiche sono occupate da donne (31,7%), con un tasso che si posiziona come il più basso in Europa. Anche uscendo dai confini nazionali, a livello mondiale queste disparità non cambiano: le donne non rappresentano che il 25% dei dottori in scienze, meno del 30% delle ricercatrici e soltanto il 3% dei premi Nobel scientifici. Un divario che ha origine fin delle prime scelte nelle scuole superiori e si rende più evidente nei percorsi professionali.
L’iniziativa italiana
Dati fondamentali che hanno coinciso con la seconda edizione di Stem in the City, la manifestazione del Comune di Milano per promuovere la diffusione delle discipline tecnico-scientifiche. L’iniziativa si vuole rivolgere soprattutto alle ragazze, che ancora oggi stentano ad avvicinarsi a questi percorsi.
Insomma ancora tanti gli squilibri di genere presenti nel mondo della scienza. Ancora troppi fino a quando non inizieremo a pensare che il calcolo è unisex. Per non parlare del talento.
Da non perdere il libro Le ragazze con il pallino per la matematica, di Chiara Burberi e Luisa Pronzato.
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