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Donne imprenditrici: Meracinque, la storia di 5 sorelle produttrici di riso

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Donne imprenditrici. Cinque sorelle, cinque donne, una storia. La storia di Meracinque, azienda tutta al femminile che produce il riso Carnaroli micronaturale.

Come? Avvalendosi di tecniche all’avanguardia quali l’utilizzo di microorganismi effettivi. Un mix di batteri provenienti dal Giappone che rafforzano le difese della pianta e dell’agricoltura 4.0. Una combinazione dell’agricoltura di precisione abbinata all’internet of farming. Basata sull’utilizzo armonico e interconnesso di tecnologie differenti che portano una maggiore produttività con un minor impatto ambientale.

La storia di famiglia

Una specialità prodotta, appunto, da cinque sorelle, che con grande coraggio hanno preso in mano l’azienda di famiglia. Trasformandola in un’azienda moderna e lanciata verso i mercati internazionali. Una storia di successo raccontata da Benedetta Tovo, 29 anni, seconda sorella che, dopo aver lavorato come Product Manager per case di moda, ha deciso di lanciarsi. Un’avventura tutta al femminile, con il supporto delle 4 sorelle e della mamma.

Come nasce il brand?

Nel febbraio 2017 come spin off dell’azienda agricola familiare Borgo Libero. L’azienda oltre la coltivazione di cereali, alleva bovini. Nostro padre, esperto perito agrario e appassionato, ha posto le basi per un progetto che ci ha entusiasmato.

Quali sono le maggiori criticità per le donne nell’attuale mercato del lavoro?

Sono principalmente legate alla maternità. Un diritto indissolubilmente legato all’essere femminile che nella società moderna viene ancora considerato come un impedimento alla carriera. Se guardiamo alle statistiche, le posizioni apicali nelle aziende sono per la maggior parte ricoperte da uomini. Ancora considerati il sesso “forte”. Una problematica, bisogna dirlo, che non riguarda solo l’Italia.
Certo, passi avanti sono stati fatti e sono in corso numerose battaglie per tutelare i diritti di equità e parità, ma la strada è ancora lunga.

E come vedono il futuro le giovani donne imprenditrici?

A Meracinque noi sogniamo di poter assistere al giorno in cui Sheryl Sandberg (Ceo Facebook) e Melissa Mayer (precedente Ceo Yahoo) non saranno più considerate come eccezioni. Sarà assolutamente normale vedere una donna Presidente degli Stati Uniti piuttosto che Ceo di una grossa multinazionale.

Le donne devono scegliere tra lavoro e maternità. Non dovrebbero essere valori che appartengono all’intera collettività?

Le donne si trovano costrette a scegliere poiché la società in cui viviamo non è ancora evoluta al punto da considerare la maternità come un valore primario che non si contrappone ad una vita lavorativa di successo. Per millenni le donne hanno vissuto in disparte il loro ruolo di “angeli” del focolare. A nostro avviso, è proprio questo il nodo da affrontare: la rivisitazione della maternità in chiave moderna.

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Come?

Facendo passare il messaggio che fare figli non è una questione privata. Poi bisogna insistere sul concetto che la maternità è un percorso arricchente per tutti i componenti della società. Arricchisce la donna sotto ogni punto di vista e la sua visione è indispensabile per affrontare le sfide e le complessità del mondo attuale.

Quali sono i falsi miti da sfatare sulle donne imprenditrici?

Il primo falso mito da sfatare è quello del tempo. Una donna, mamma, lavoratrice avrà sicuramente delle costrizioni temporali dettate dalle esigenze di crescere i propri figli. Questo non dovrebbe tuttavia essere percepito come un ostacolo, ma come un vantaggio per l’azienda stessa. La flessibilità è la chiave di volta per una svolta necessaria ed epocale. Donne e uomini hanno sicuramente punti di forza diversi che, uniti, possono solo andare ad accrescere il potenziale di una società. E, quindi, anche di un’azienda.

Quali dovrebbero essere nel nostro Paese gli obiettivi sulla Parità di genere?

Innanzitutto porre fine ad ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze, sia nella sfera privata che in quella pubblica. Inoltre, fornire un servizio pubblico, infrastrutture e politiche di protezione sociale adeguate. Senza non si va da nessuna parte. In più bisognerebbe garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica.

Dobbiamo insistere e far capire che noi donne imprenditrici siamo una risorsa indispensabile per vincere le sfide e le complessità della società odierna. Le nostre opinioni devono essere considerate semplicemente al pari di quelle provenienti dagli uomini. Questo è quello che ci poniamo come obiettivo di Meracinque, un’azienda tutta al femminile in un mondo (quello dell’agricoltura) quasi interamente dominato dalla presenza maschile.

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