G7 a Taormina. Punto di partenza del confronto, la road map che mira a sollecitare strategie sulla parità di genere e l’empowerment femminile, contrastare abusi e violenze.
Dedicato alle donne e ai loro diritti il G7 a Taormina
Su questa traccia al via ieri a Taormina il primo G7 sulle Pari opportunità della storia. A presiedere la riunione ministeriale, Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, con delega alle pari opportunità. Presente – insieme alle rappresentanze dei governi di Canada, Francia, Usa, Gran Bretagna, Germania, Giappone – la Commissaria europea per la giustizia, la tutela dei consumatori e l’uguaglianza di genere Vera Jourova. A margine della sessione di lavoro del G7, le delegazioni ministeriali visiteranno un centro che dà assistenza a giovani donne vittime di tratta.
Le politiche di genere sono una priorità
“E’ dedicato ai diritti delle donne”. Ha esordito la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. “Sono due giorni importanti che raccolgono il mandato dei Grandi sette” che si erano riuniti nel maggio scorso sempre a Taormina. “I leader di tutto il mondo stanno prendendo seriamente le politiche di genere ed è necessario che diano a queste il loro pieno assenso”, ha dichiarato la Commissaria europea per la giustizia e la parità di genere Vera Jourova, fiduciosa sull’esito positivo del vertice. “Avere più donne nei posti decisionali può migliorare il mondo, la vita della collettività”.
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La donna nei ruoli di leadership in Italia e all’estero
Riferendo dei lavori odierni, la Jourova, ha detto: “abbiamo parlato delle donne come migliori diplomatiche per la pace e della necessità di aumentare la loro percentuale nei Parlamenti, ora al 20% in media, una percentuale molto bassa”. La Commissaria ha poi giudicato positivamente alcune leggi italiane sulle pari opportunità. Fra queste, quella sulle posizioni apicali, e ha auspicato che venga ampliata a tutta Europa perché dove è in vigore, in Italia e Germania, ha dato buoni risultati. Jourova ha poi definito “incoraggianti” le politiche sulla conciliazione lavoro-famiglia e ha ricordato il pacchetto di proposte di leggi da lei presentate. Tra queste, ad esempio, incentivi per gli uomini, politiche di flessibilità sui posti di lavoro e incentivi per aumentare servizi sociali.
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La road map del G7
“Ridurre del 25% entro il 2025 il divario per l’accesso al lavoro delle donne perché le pari opportunità sono di vitale importanza per la crescita economica. E la parità di genere costituisce un requisito essenziale per uno sviluppo equo”. Questi i punti focali della roadmap approvata dalle delegazioni di Italia, Canada, Usa, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna. Il documento adottato dai leader del G7 afferma il riconoscimento “fondamentale per l’empowerment sociale, politico ed economico delle donne e delle bambine”; riconosce “gli sforzi e i progressi” compiuti, ma anche i forti divari ancora presenti. Parla di “preoccupazioni per le condizioni di lavoro disparitarie” tra uomini e donne, come anche delle discriminazioni per gli avanzamenti di carriera. Va riconosciuta – sostiene ancora il documento – la “piena partecipazione, paritaria ed efficace delle donne ed il loro accesso alla leadership e alle posizioni di alto livello nei processi decisionali economici e politici.
Focus sulla violenza
Punto centrale, e molte volte sottolineato, è la lotta alla violenza. La violenza è “un abuso dei diritti umani ed è un significativo ostacolo al loro empowerment. Essa e’ radicata nelle disuguaglianze storiche e strutturali esistenti nelle relazioni di potere tra uomini e donne”, che ha un peso anche in termini di Pil. Fra le azioni da sostenere:
- Aumentare la partecipazione delle donne nella politica.
- Agevolare l’imprenditoria femminile.
- Ridurre il divario con gli uomini sul lavoro e sui salari.
- Valorizzare il lavoro di cura.
- Promuovere una equa condivisione tra donne e uomini nelle responsabilità dei compiti domestici.
- Investire nelle infrastrutture sociali per la cura dell’infanzia.
- Sviluppare politiche contro la precarietà del lavoro e adottare forme di lavoro flessibili, per uomini e donne.
- Promuovere la partecipazione delle donne e delle bambine all’istruzione e nei settori scientifici e tecnologici.
- Adottare misure contro ogni forma di violenza e molestia contro donne e bambine, fuori e dentro la casa, non solo perseguendo gli autori di questa violenza, ma anche sostenendo il reintegro sociale e lavorativo delle vittime.