Nicoletta Levi: per TBWA la leadership femminile è un traguardo essenziale per l’azienda. Direttore Generale della sede di Milano di TBWA Italia, Nicoletta Levi racconta l’impegno per la gender equality di uno dei primi 10 network di comunicazione nel mondo.
In che modo TBWA è sensibile alla gender equality?
Il nostro Ceo mondiale è sensibile al tema e ha lanciato il progetto “Take the Lead” con l’obiettivo di aumentare la leadership delle donne del 20% entro il 2020. In Italia, siamo avanti e abbiamo già un elevato numero di donne nell’organico e anche in board sono 3 su 8.
Le donne che lavorano in comunicazione sono molto numerose, ma bisogna aumentare il numero di quelle che riescono a raggiungere ruoli chiave. TBWA ha riconosciuto il problema e vuole lavorare insieme alle sue risorse per promuovere la loro ambizione e guidare il cambiamento. La volontà è quella di portare consapevolezza, stimolare conversazioni e fare concreti passi avanti per luoghi di lavoro più bilanciati in termini di leadership.
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Come può la Certificazione Pari opportunità contribuire al cambiamento in azienda?
Siamo nel mercato BtoB e non abbiamo opportunità di sfruttare il marchio. Ma la certificazione è sicuramente un’occasione per mappare la reale situazione dell’azienda. Di prezioso, poi c’è la capacità di Winning Women Institute di aiutare l’azienda, dopo l’analisi, a pensare alle corrette implementazioni.
E che utilità offre all’azienda?
E’ uno slancio a “validare” l’impegno. Il processo è utile perché ha una profondità di analisi. E un approccio costruttivo che non si ferma alla valutazione dei soli indicatori, ma che aiuta ad analizzare a 360 gradi la realtà aziendale. Insomma, va oltre il numero.
Perché la scelta di Nicoletta Levi a impegnarsi in Winning Women Insitute?
La sento come responsabilità sociale e sono molto interessata a impegnarmi ad incidere nel cambiamento. In qualche modo, a “fare scuola”. Tanto c’è ancora da fare per agevolare la vita delle donne in ufficio.
Quali programmi per le donne sono stati fatti in azienda?
Dal welfare al gender gap, tanti. Solo per citarne alcuni: nido aziendale, smart working con la possibillità di lavorare due giorni al mese da casa.
Quale la sua esperienza nel Comitato Scientifico di WWI?
Lo trovo un interessante confronto con realtà diverse e con persone di alto livello manageriale. Fare rete è un buon approccio per incidere su uno status quo.
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