WeWorld Index: in aumento l’esclusione femminile negli ultimi due anni. Nel 2030 le donne disagiate socialmente nel mondo raggiungeranno un numero pari alla popolazione dell’intera Europa occidentale. E l’Italia, ancora una volta, è fanalino di coda.
Nel nostro Paese, bambine, bambini, adolescenti e donne rischiano più che in tutti gli altri Paesi europei di subire esclusione sociale e di essere maggiormente esposti alla povertà. È quanto emerge dai dati presentati recentemente alla Farnesina nel Quarto Rapporto annuale “WeWorld Index”.
La posizione Italiana è peggiorata per il WeWorld Index
L’indice misura il livello di inclusione e popolazione under 18 e femminile in 171 Paesi del mondo. Nella classifica, il nostro Paese è fanalino di coda tra i paesi europei, perdendo rispetto agli anni precedenti ben 9 posizioni. L’italia è 27esima su 171 paesi, mentre era 18esima su 167 nel 2015. Anche rispetto al gruppo del G20, l’Italia è tra i 6 Paesi con la performance peggiore.
WeWorld è un’organizzazione impegnata nella difesa di donne e bambini, in particolare in Italia, Kenya, Tanzania, Benin, India, Cambogia e Brasile. La classifica è il risultato della valutazione dello sviluppo di un Paese osservando le condizioni di vita dei soggetti più a rischio di esclusione. Si avvale dell’analisi di 17 dimensioni, tra cui ambiente, lavoro, salute ed educazione, e 34 indicatori provenienti da banche dati internazionali.
Tra i Paesi più virtuosi troviamo quelli del Nord Europa, con in testa l’Islanda con 112 punti, che per la prima volta scalza la Norvegia. Mentre chiude la classifica la Repubblica Centrafricana, con -146 punti.
LEGGI ANCHE: Nasce il primo Consiglio Europeo per l’uguaglianza di genere
L’esclusione è al femminile
Nel mondo 1 donna su 3 sperimenta forme di esclusione grave e gravissima. L’obiettivo ultimo dell’Agenda 2030 che i paesi aderenti alle Nazioni Unite si sono posti è che nessuno rimanga escluso. Solo il 5% delle donne e della popolazione under 18 vive in paesi dove la loro inclusione è buona. Il 38% (circa 2 miliardi di persone) vive in paesi in cui vi sono forme gravi o gravissime di esclusione.
E il loro numero è aumentato di 22 milioni tra il 2016 e il 2017 (pari a mezzo punto percentuale). Se non si interviene subito, entro il 2030, con il ritmo attuale, le donne e la popolazione under 18 aumenterà di 286 milioni (sul miliardo e 800 mila attuale), un numero pari alla popolazione dell’intera Europa occidentale.
Per chi volesse approfondire su WeWorld Index, può leggere qui.
LEGGI ANCHE: Donne al potere nel mondo: ecco chi guida i paesi più ricchi